Touch è una serie tv statunitense che è arrivata per la prima volta in Italia nel 2012 ed esattamente il 20 Marzo 2012 è stata trasmessa la prima puntata su Fox (Canale di intrattenimento).
La serie ha da subito riscosso un grande successo, grazie anche ad una storia coinvolgente e un cast d’eccezione formato da attori di alta gamma come: Kiefer Sutherland, Saxon Sharbino, Catherine Dent e Adam Campbell.
Questa serie televisiva è riuscita da subito ad attirare l’interesse del pubblico, sopratutto i giovani, che ne sono stati attratti grazie ad una scenografia intensa e che nasconde molto, accompagnata da uno sfondo tra il drammatico e il paranormale ciò che ha permesso alla serie di attirare sempre più pubblico che cresceva puntata dopo puntata anche se inizialmente i produttori avevano seri dubbi sul successo della serie in Italia, non ostante avesse avuto un buon riscontro negli Stati Uniti.
Grazie al grande successo ottenuto in Italia e negli Stati Uniti la serie televisiva ha avuto due nomination sia per Emmy Awards che per gli Teen Choice Awards senza però riuscire a vincere nessuno dei due premi.
Touch la trama
La serie televisiva Touch nella sua prima stagione composta da tredici puntate, dove viene interpretata una storia con due vie parallele ovvero quella drammatica di un padre ormai arreso alla vita e distrutto da un dolore immenso ma che comunque cerca di ricostruire la sua vita intorno all’unica cosa che gli rimane ovvero il figlio, quest’ultimo autistico dalla nascita e con un profondo odio per il contatto fisico rimane chiuso per ore, giorni e settimane nella sua camera dove si appassiona ai numeri e alla matematica scoprendone un lato oscuro, avviandosi così verso la seconda via della storia ovvero quella del paranormale che porterà la vita dei due verso un futuro oscuro e mai esplorato prima, pieno di insidie e responsabilità che costringeranno così sia il padre che il figlio ad avvicinarsi per combattere contro le nuove difficoltà che diventano parte concreta della vita di tutti i giorni, ma che alla fine permetteranno ai due di creare un legame indistruttibili.
La storia di Touch
Martin Bohm improvvisamente dopo i terribili attacchi terroristici dell’11 Settembre dove la moglie perde la vita, si ritrova vedovo e cade nella più terribile delle disperazioni, costretto a prendersi cura del figlio undicenne affetto da autismo dalla nascita viene obbligato a lasciare il suo lavoro da giornalista.
Martin che non si era mai occupato del figlio in maniera scrupolosa, si ritrova in grande difficoltà così chiede all’assistente sociale Clea Hopkins di aiutarlo, in un primo momento lei rifiuta costringendo così Martin ad avvicinarsi al figlio che con sua grande sorpresa scoprirà essere appassionato di numeri e matematica.
Questa passione per i numeri del figlio stupisce Martin a tal punto che decide di scoprirne di più, rimanendone però colpito in quanto quelli del figlio non sono solo semplici studi matematici ma codici secondo i quali riesce a professare avvenimenti e catastrofi future.
Martin sconvolto dalla scoperta si rivolge nuovamente a Clea Hopkins e al professor Arthur Teller per decifrare i complessi codici del figlio ed evitare possibili catastrofi future.
Lungo la storia si può notare un grande cambiamento sia di Martin che del figlio che si avvicineranno sempre più creando un vero e proprio legame dal quale dipende la risoluzione dei codici.
Su Netflix è uscita la seconda stagione il 22 Aprile 2013 formata sempre da tredici puntate!!
Opinione finale
Come precedentemente accennato Touch è una serie televisiva molto coinvolgente, che personalmente consiglio a chiunque sia appassionato di storie intriganti e continui colpi di scena, è una serie per niente noiosa e in alcuni momenti regala perfino quel attimo di brividi che non t’aspetti.
Con solo tredici puntate per stagione non diventa mai troppo pesante per il pubblico, Touch è una serie televisiva veramente per tutte le età sia per bambini, adolescenti o adulti. E’ la classica serie televisiva che si può guardare in famiglia tutti insieme sul divano dopo aver passato una giornata stressante a lavoro o a fare commissioni