Bene, allora chiedete a chi volete (mi rendo disponibile anche io se serve!!!) ma non a Frank…impiegato modello ma non certo affidabile bambinaio. L’errore di assoldare il suo dipendente Frank, è stato di Marc Schaudel, quando, impossibilitato a trovare una baby sitter per il fine settimana, gli affida il terribile figlio di 10 anni Remy pensando che tutto sommato sarebbero andati d’accordo e tutto sarebbe filato liscio. Invece……
Come avrete immaginato, ciò di cui sto parlando è la trama del film “Babysitting” che nel post precedente vi suggerivo come film “low cost” della settimana. Sulla falsa riga del modus narrativo utilizzato ne “Una notte da leoni”, questa commedia francese utilizza il meccanismo del found footage costruendo il racconto come se fosse stato “girato” da uno dei protagonisti e lo ripercorre a a ritroso, partendo dalle sequenze finali dove è chiaro il risultato delle vicende e risalendo di elemento in elemento si scoprono i momenti chiave della storia fino a capire l’intera vicenda. Così, analizzando una videocamera con cui Frank e i suoi amici (invitati nella villa del capo per festeggiare il suo trentesimo compleanno) hanno filmato tutta la loro notte brava, si comprende come mai la casa è devastata, l’automobile distrutta e soprattutto perché Remy è scomparso.
Il film non trova spunti originali e la sua sceneggiatura è piuttosto scontata e banale; tuttavia non mancano i momenti di ilarità e lo spettatore, catturato dalle sequenze rocambolesche (tipo la scena del luna park) e dalla trama tipica delle commedie americane dell'”eccesso”, può tutto sommato apprezzare il film e passare un’ora e mezza in serenità e allegria.