Siamo ormai prossimi al 30 luglio, data in cui arriverà finalmente anche in Italia il sequel del colossal “il Pianeta delle Scimmie” che tre anni fa incassò quasi 177 milioni di dollari. Le premesse sono buone visto che in America il film ha debuttato con un incasso di 73 milioni di dollari e che le critiche giunte fino a noi sono più che positive.
Nel primo film, diretto da Rupert Wyatt, avevamo lasciato il pianeta Terra in balia della diffusione rapida e silenziosa del virus T-113 che, se per la razza delle scimmie era un potente farmaco capace di sviluppare in pochissimo tempo un’intelligenza pari a quella umana, per quest’ultima si rivelava letale. Tale sostanza, per chi di voi non lo ricordasse, era stata studiata a scopo benefico per curare l’Alzheimer ma, testandola come spesso avviene su animali da laboratorio come le scimmie, si era dimostrata pericolosissima per l’uomo ma assolutamente migliorativa per le menti degli animali. Cesare, la scimmia oggetto di tali esperimenti e protagonista del film, evolve così tanto da mettersi a capo di un esercito di scimmie che lotta e uccide per la propria libertà e porta rispetto solo per il suo amico e “padrone” che lo ha sempre trattato con affetto e rispetto (a differenza di tanti altri personaggi al contrario cinici, spietati e violenti). Nelle scene finali, Cesare e il suo branco trovano la libertà e la propria casa nelle foreste di sequoie del parco naturale della Contea di Marin, mentre l’umanità ignara di quanto stava accadendo, viene irrimediabilmente contagiata fino alla quasi totale estinzione.
In “Apes Revolution“, diretto invece da Matt Reeves, i pochi umani sopravvissuti all’ecatombe di quindici anni prima si dividono fra coloro che cercano di convivere pacificamente con le scimmie (ormai presenti sul pianeta in proporzioni decuplicate rispetto alla razza umana), e quelli che nutriti dalla sete di riscatto e vendetta concepiscono solo la guerra e l’odio verso i primati. Lo stesso avviene tra le file delle scimmie: quelle più furenti chiedono al capo, Cesare, di agire con determinazione e sottomettere gli umani senza pietà, altre, come lo stesso Cesare, cercano compromessi e mediazioni per evitare catastrofiche conseguenze ad entrambe le parti. Tuttavia, l’effimero equilibrio ad un certo punto verrà a mancare e le due fazioni si troveranno ancora una volta una contro l’altra per stabilire definitivamente a chi spetterà il predominio sulla Terra.






